Il piccolo Hans - anno XX - n. 78 - estate 1993

luogo lì, in cui l'occhio si perde, si potrebbe chiamarlo il luogo svuotato di ogni metafisica?) (La distanza in se stessa - nominata nella misura - sarebbe forse un'invenzione della metafisica - un'invenzione "provocata" dalla metafisica? Così come il tempo, nominato dalla cronologia? La categorie come una specie di modello fisico indispensabile per riuscire a mettere insieme i famosi «valori»...) Qualcosa si disfa, non sta più insieme. La «società» degli uomini, nel Giudizio di Michelangelo, la loro pelle, la loro carne, nelle donne al bagno di Degas, la natura stessa nella montagna di Cézanne. (Nietzsche: il nichilismo si realizza quando i valori si svalutano - cioè quando non si dà più un fine, uno scopo, né una risposta alla domanda «perché?». Nichilismo e progetto. Paradossalmente, non è proprio il nichilismo il luogo mentale che esige il progetto? Progetto e rappresentazione... La vera e propria furia produttiva di Michelangelo, di Degas, di Cézanne, da vecchi). Michelangelo e il manierismo. Il corpo sotto sforzo - «inventato» in Grecia nel V secolo, insieme alla tragedia - celebra il suo trionfo più terribile, il suo vero trionfo negativo. I «Prigioni»... Il Giudizio... Il «cangiante» di Michelangelo. Il colore che muta, il colore impronunciabile, fatalmente antirappresentativo, "spettrale"... Michelangelo scolpisce la Pietà Rondanini a ottanta anni. È come se la madre tenesse su a fatica il corpo del figlio, come se lo tenesse fuori dalla materia senza forma - dalla forza spaventosa dell'informe. La stessa forza spa12

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