Il piccolo Hans - anno XX - n. 78 - estate 1993

che accetta doni a Natale), la polvere di vetro come simbolo del godimento del padre e della minaccia di diffusione seminale. Le chiedo di disegnare la pianta dell'antico appartamento, da cui nel frattempo la madre si è allontanata ritirandosi in quello vicino, più piccolo. Nel fare il disegno vi include, sempre confinante con l'anticamera, una stanza che apparteneva invece all'appartamento di una vicina cui era spesso affidata e che' considerava una seconda mamma. La seduta dopo porta un altro piccolo sogno. È nella cucina di questo appartamento con Ester, la cugina. E Pia la sta sgridando perché non ha preso l'acqua minerale della marca che lei preferisce ma un'altra di marca diversa. Sul tavolo si vede la bottiglia già aperta. Al mattino la figlia della cugina l'aveva avvisata che la mamma non sarebbe andata al lavoro perché non stava bene. Pia aveva pensato che era cresciuta e che aveva incominciato a prendersi cura della madre come lei della propria. Aggiunge che nel sogno doveva esserci anche questa bambina, di nome Eva. In realtà compare nella forma del nome, contenuto nella marca dell'acqua minerale, con il superlativo che segnala l'approvazione affettuosa della zia. La marca dell'acqua preferita dalla paziente è infatti Levissima, una marca che sposta la considerazione delle due strutture, dal piano delle costruzioni «artificiali», reticolato e sedie impilate, dopo quello dei colori (giallo e rosso), al piano simbolico dei nomi. La marca «preferita» è anche quella che, insieme col nome Eva, contiene anche il più emblem·atico dei cognomi ebraici, perfetto equivalente del cognome vero della paziente al quale però inerisce in più anche la «menzogna» di un significante cattolico. Il reperimento del luogo della fobia ha permesso il principio di una lavorazione in analisi del cognome del padre. 119

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