Il piccolo Hans - anno XX - n. 78 - estate 1993

di materia seminale, reso trasparente dall'analisi, sono imprigionati, come nel dipinto di Bosch, un uomo e una donna. Il corso dell'analisi serve innanzitutto a fare i conti con questa divisione fondamentale, una divisione che spacca la sostanza unitaria dell'essere e che insiste nella vita psichica delle persone con la forza persecutoria che compare nelle tragedie greche. Questa è la tragedia della divisione dei sessi. I colori che, nella mia esperienza, vengono utilizzati nei sogni per sperimentare l'alchimia delle separazioni e delle mescolanze si presentano a coppie: la coppia del rosso e del giallo; la coppia del bianco e del marrone. Sono i colori delle razze umane. Gli esperimenti avvengono in luoghi deputati che, come vani specificamente destinati, provette chimiche, si prestano all'opera. Questi spazi sono due. Coincidono con quelli tra i quali si svolge l'esistenza privata di certi uomini: sono la casa e il bar. Lo spazio domestico è originariamente unitario, è un unico grande vano senza distinzione di destinazione o di usi. Bagno, cucina, camera da letto, laboratorio artigianale o studio professionale, confonde l'alto e il basso, i sessi e le generazioni. Ma in realtà questo locale è vuoto, è il mondo prima della creazione. Non contiene mobili né persone. Non vi si trovano neppure i colori: solo una luminosità diffusa, la luce attenuata di una ipotetica abatjour, la luce del sole al tramonto. Si tratta in definitiva, come nel sogno seguente, del residuo di una radiazione primordiale, la radiazione del godimento del padre. Ha sognato uno spazio molto ampio, una grande stanza che gli ricorda gli uffici della compagnia aerea dove ha iniziato a lavorare. Lui si trova in una specie di corridoio in fondo a un angolo presso una porta a vetri, inglese, da cui vede di là. Dalla stanza vengono due o tre persone con un pullover azzurro. Lui è spaventato, tenta di chiudere la porta e intanto grida e chiama aiuto rivolto a una persona seduta all'interno presso un bancone. Da un'apertura all'altro capo si diffonde una luce. 107

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==