stessa funzione dei primi Concilii nella vita della chiesa. In un colloquio che si protrae di giorno in giorno con lo sperma che, contenendone la dispersione, tiene sotto i propri occhi nella mano, egli scopre la propria consustanzialità con il padre. Il motivo che lo porta a sentirsi vicino e finalmente simile a Gesù Cristo, convinto a riproporne l'insegnamento all'umanità intera, non ha niente di insensato. Che la madre sia vergine è la condizione che sa necessaria alla salute psichica dell'umanità. Solo lo psicotico è senza macchia e a questo si deve l'eroicità della sua esistenza e la capacità del suo pensiero di profondarsi, oltre quel limite che è per gli altri la figura oscena del genitore combinato, fino all'origine delle cose. Lo psicotico ha deliri ma non ha i sintomi in cui il nevrotico si trasfonde completamente, l'impressione psichica delle macchie: il delirio sostituisce i segni della genealogia, tutto è presente. La stessa tragica opportunità, di porsi al di là della barriera che per gli adulti è quella che chiamerei la barriera delle allergie, è quella che tocca come un nobile sudario ai vecchi. «Approvo- dice Cicerone- il vecchio in cui vi è qualcosa dell'adolescente». Adolescenza e senilità hanno tra loro un sotterraneo, fortissimo legame. Un adolescente che ho in analisi concepisce il suo accesso alla sessualità come una partita a biliardo in cui fallito un primo tiro, gli riesce al secondo di mandare la palla in buca. È l'inizio in due tempi. Ma il successo non si configura così semplice se in un lungo sogno egli si vede vagare nelle vicinanze del Castello, il castello che sta sempre nei sogni dei pazienti in analisi per qualcosa, la costruzione che le teorie sessuali oppongono alla pressione genitale. I drogati che si aggirano nei dintorni del Castello sembrano reclamizzare nella sostanza iniettata in vena il micidiale surrogato del coito. Un sogno successivo introduce un diverso scenario: l'adolescente è ora un reduce, torna dalla guer100
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