dove si può parlare una universale lingua-non lingua. Robin condivide con Gaya, il personaggio di Cassation, difatti, la condizione di silenzio: «sometimes laughing, but more often silent» (p. 75). Non risponde neanche al marito che le chiede «Why is there no child? Wo ist das kind? Warum? Warum?» (p. 70). Robin e Gaya approderanno entrambe a linguaggi-non linguaggi: incapace di trovare una propria lingua, Robin finisce con l'abbaiare come il cane di Nora (p. 238); sentendosi inadeguata rispetto al mondo, Gaya sceglie il linguaggio della figlia idiota: il ronzio agghiacciante che Emanuela Turchetti definisce «sussurro della sua dannazione, o - con il rovesciamento che conosciamo - l'altra lingua della sanità, pari alla lamentazione glossolalica degli illuminati di Dio di cui racconta il Nuovo Testamento»2 . Valentine, in Cassation, e Guido, figlio di Robin e Felix Volkbein inNightwood, sono due bimbi-idioti, miscuglio di santità e tenebra che parlano lingue straniere, sconosciute3 • I testi della Barnes sono anche libri di viaggio sia in senso reale - spostamenti da metropoli a metropoli - in cui tuttavia non viene narrato il tempo che richiede l'attraversamento dello spazio, che è esistenziale, di viaggio nelle tappe dell'esistenza: i due racconti sono viaggi «au bout de l'enfance» che segnano la fine dell'infanzia per Katya e Moydia, ma anche nel senso letterario di viaggio della memoria per cui la parola esiliata è ricucitura di pezzi e frammenti del passato, ascolto delle voci dalle terre della memoria, tentativo di recupero di un senso. Il viaggio, d'altronde, suggerisce mobilità, movimento spaziale e psichico, inquietudine - quella che connota i personaggi vaganti dei testi barnesiani alla ricerca non del posto in cui abitare, ma del luogo in cui i loro quesiti troveranno infine qualche risposta: in quest di un senso. L'oggetto del desiderio della prima generazione di scrittori in esilio, l'Europa delle antiche rovine, la terra 96
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