Il piccolo Hans - anno XX - n. 77 - primavera 1993

tano. Gaya è attraversata da una barra interiore rinforzata dalla barra linguistica - tedesco/inglese - con cui la narratrice russa (che a Parigi narra quel che accadde a Berlino) descrive una donna italiana che vive a Berlino ma parla inglese. La lacerazione linguistica rinforza la lacerazione interiore che divora Gaya e che la porterà a svuotarsi di tutto, a farsi vuota («cassation» viene da cassus e non a caso nel testo il termine empty è reiterato), a farsi mera cassa risonante che emette un ronzio vuoto di senso che riflette il vuoto del mondo. Robin Vote, il personaggio che in Nightwood non si dice, ma è detto e visto dagli altri, la incontriamo in una camera d'albergo - non avrà mai una casa propria-, un hotel come se ne trovano tanti, «in almost any corner of Paris» (p. 55), e la ritroveremo per strade; musei, al circo in America, in èase altrui, nei caffé, nella foresta intorno alla casa americana di Nora. Robin è la quintessenza della vagabonda, della senza luogo, «the unknowable», la sensuale che vede con le mani (cfr. pp. 65-66), colei che, «strangely aware of some lost land in herself, took to going out; wandering the country side; to train travel, to other cities, alone and engrossed» (p. 70). Robin è realmente la senza terra che viene dalla terra, e la sua differenza è ancor più radicale rispetto agli altri extra-territoriali di Nightwood; la sua non appartenenza resta tale anche quando decide di convertirsi al cattolicesimo e vagabonda di chiesa in chiesa- St. Julien le Pauvre, St. Germain des Prés, Sainte Clothilde, la chiesa russa, il convento dell'Adoration Perpétuelle. Tutti, devoti e suore incluse, 'la sentono come diversa e lei talvolta, uscendo dal suo to'rpore e dal cerchio animalesèo-narcisistico che l'avvolge, è in grado di pensare ad alcune donne che «she had come to connect with women» ·(p. 72): Caterina di Russia, Caterina dei Medici, Anna Karenina, Catherine Heathcliff, per sprofondare quindi nuovamente in un sonno catalettico, nella città oscura senza nome e senza mura 95

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