Il piccolo Hans - anno XX - n. 77 - primavera 1993

«stese la mano» per aiutarlo; ma l'Inca rifiutò l'aiuto «con gran sdegno». Continuò a maneggiare il libro, e «l'aperse pure», e poiché lo vide colmo di segni che non comprendeva, «lo gettò via cinque o sei pàssi da sé lontano»: voleva ricevere da loro segni chiari, per questo era venuto: la croce e il libro non erano comprensibili. Non si deve pensare che fu il gesto di scagliare in terra la Bibbia a perdere Atahualpa e i suoi Indios. Era tutto preparato, e le cose sarebbero andate come sono andate anche se l'Inca si fosse comportato diversamente. Quel gesto fu solo il segno che fece scattare l'agguato: Pizarro «con quattro compagni» catturò Atahualpa (come si era proposto): «lo prese per il braccio manco e gridò: 'San Giacomo, San Giacomo'»; cavalieri e fanti uscirono dalle case e, al fragore dell'artiglieria e delle trombe, si lanciarono al massacro. Quando gl'Indiani viddero venire il squadrone de' cavalli, molti di quelli che nella piazza stavano fuggirono: e fu tanta la furia di questa fuga che [...] molti ne cadettero l'uno sopra l'altro. Quelli da cavallo passarono lor per sopra ferendo e ammazzando, e seguirono la vittoria; quelli da piedi s'adoprarono così bene con quelli che nella piazza restarono, che in breve tempo li passarono tutti per filo di spada. (FX, 751) Molti cavalieri inseguirono gli Indios che erano riusciti a fuggire dalla città, per passare anche quelli «per filo di spada». Tutti i soldati spagnoli «s'adoprarono bene». In realtà non si riesce a vedere dove stesse il loro coraggio: tutta quella gente sorpresa e atterrita non era certo andata a rinchiudersi là dentro per dare battaglia. Gli Indios avevano regole di guerra precise, la prima delle quali era che «la guerra finiva, nella maggior parte dei casi, con un trattato che dava ai vinti il diritto di conservare i loro costumi e usi in cambio d'un tributo»29 . Certo non s'aspett�- 63

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