Il piccolo Hans - anno XX - n. 77 - primavera 1993

Ma l'Inca indugiava: faceva rispondere che «non poteva per allora venire», perché, secondo le prescrizioni del suo rituale religioso, stava digiunando; oppure si lamentava di angherie e ingiustizie commesse contro le sue popolazioni dagli Spagnoli lungo il cammino, e diceva anche di prevedere la ribellione di alcuni cacicchi. Insomma accampava pretesti per rinviare ancora l'incontro. Poi all'improvviso si vidde venire tutta la campagna piena di gente, la quale di passo in passo si fermava, aspettando gli altri che dal campo uscivano: e durò fino al tardi il venire della gente, che in squadroni compartita veniva; e passati che ebbero tutti li cattivi passi, si fermarono presso al campo de' nostri, e pur tuttavia si vedeva uscire la gente dal campo degl'Indiani. (FX, 748) Cattivi passi davvero per l'Inca e i suoi Indios. Perché andò a quell'incontro? Astuto e sospettoso com'era, non vide la trappola che gli era stata preparata? Pizarro aveva distribuito i suoi uomini nelle case, e aveva ordinato loro di stare nascosti nelle stanze, e che «s'armassero» e «tenessero i cavalli insellati e imbrigliati»: sarebbero usciti tutti insieme, fanti e uomini a cavallo, «quando avessero inteso dire 'San Giacomo'». Inoltre ordinò al capitano Pedro de Candia «G:he volgesse le bocche dell'artigliaria verso il campo de' nemici, e quando fusse tempo v'attaccasse il fuoco». La città sembrava di nuovo vuota: Atahualpa riconobbe senz'altro nella piazza, dove Pizarro, circondato da alcuni dignitari, stava in attesa, il posto di un'imboscata. Eppure entrò: doveva arrivare fin là, a quell'incontro, per conoscere le intenzioni di quella gente; doveva finalmente parlare con quell'uomo o quel demonio, che era venuto attraverso le montagne a cercarlo fin là dentro; forse avrebbe trovato con lui un accordo. Doveva però arrivare 61

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