Il piccolo Hans - anno XX - n. 77 - primavera 1993

con un'analisi di alcuni testi della raccolta, con un percorso all'interno del terzo volume, che però deve prendere avvio da alcune osservazioni generali sull'ideazione e l'elaborazione di tutta l'opera e, in particolare, dalla verifica di quel primato, cui accenna anche la curatrice della nuova edizione in questi termini: Nel 1485, l'anno in cui è nato il Ramusio, i Portoghesi non hanno ancora raggiunto il Capo di Buona Speranza, e mancano sette anni al giorno in cui Colombo porrà piede, senza saperlo, sulla quarta parte del mondo. Nel 1557, anno della sua morte, sulle carte geografiche si disegnano forme del tutto nuove, e intorno al globo si stringe, come una cintura, il filo sottile ma continuo della circumnavigazione magellanica. Di questo passaggio - del mutamento che l'immagine del mondo ha subito in poco più di mezzo secolo - Giovanni Battista Ramusio è, con la sua raccolta, il primo storico10 • Il Ramusio passò al vaglio racconti di viaggio di ogni l2mpo, documenti lasciati da antichi esploratori (alcuni dei quali quasi leggendari) e documenti recenti - dei suoi giorni, possiamo dire-, prodotti soprattutto dagli scopritori e dai conquistatori del Nuovo Mondo. Le fortunate raccolte precedenti di diari e relazioni di viaggio erano compilate senza discernimento critico e senz'altro ordine che non fosse quello di una approssimativa cronologia. A Villa Ramusia si lavorava in ben altro modo. I materiali venivano distribuiti in ordine cronologico su un accurato disegno spaziale. Il primo volume di Navigazioni e viaggi (pubblicato a Venezia da Tommaso Giunti nel 1550) contiene i documenti relativi «all'Africa, al Brasile, alle terre che costeggiano l'Oceano Indiano, alle Molucche e al Giappone»; i documenti del secondo (pubblicato postumo nel 1559) riguardano i viaggi nell'«Asia continentale (dalla Persia alla Cina)», nella Moscovia, nella Scandina48

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