Il piccolo Hans - anno XX - n. 77 - primavera 1993

essere stampata a Venezia, e apparire come un frutto esclusivo della cultura di quella città e della «splendida fioritura locale dell'arte tipografica»6 • Su questo punto batte lo scongiuro, che si celebra in segni di rivendicazione. Mentre viene esclusa dalla sconvolgente avventura delle esplorazioni e delle conquiste, e vede il teatro della sua fortuna politica e dei suoi traffici restringersi, come i mari presidiati, e quasi chiudersi al margine degli immensi spazi che hanno squarciato «l'immagine tolemaica della terra[...] come un involucro troppo teso»7, Venezia si afferma come il centro della organizzazione scientifica delle nuove conoscenze, la città che possiede le fonti d'informazione più sicure e una fitta rete di corrispondenti per seguire tutta la vicenda delle scoperte, tanto che, mentre questa è in svolgimento, i suoi uomini di cultura, «in una sorta di creazione collettiva», compongono, di particolare in particolare, un tratto dopo l'altro, «un nuovo quadro del mondo»8 • Alla imminente svalutazione del suo «tesoro» Venezia pone in qualche modo riparo con i valori intellettuali della Rinascita e con l'attività prestigiosa delle sue stamperie, delle sue tecniche e dei suoi laboratori di cartografia. Così la città, se non partecipa a quelle ricerche sconfinate, ne governa la rappresentazione, ne registra puntualmente i risultati e comincia a scriverne la storia: e da lei, dalle sue tipografie, escono le prime immagini non tolemaiche della terra. Questa forma di primato è un mezzo (non l'unico, certo) con cui Venezia tenta di difendere la propria posizione internazionale e di riservarsi un ruolo degno del suo passato (e della sua rinomata tradizione diplomatica) nei nuovi scenari della politica europea. Ma la rappresentazione cui lavora il Ramusio ha proiezioni geografiche e politiche che trascendono i destini stessi della città. Le Navigazioni - scrive M. Milanesi - «sono il progetto per l'unificazione del mondo»9 • Intendo precisare il senso di questo giudizio, e soprattutto il segno dell'unificazione, 47

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