Il piccolo Hans - anno XX - n. 77 - primavera 1993

per lo più si limita ad esprimere perplessità, senza poter contribuire in maniera più pregnante alla costruzione dell'opera. Come lettori siamo invitati a identificarci con l'Ospitalario, in quanto destinatari del racconto del viaggiatore, e quindi a partecipare in maniera del tutto passiva alla produzione del significato dentro il testo. La contrapposizione tra il mondo utopico e il mondo storico si realizza attraverso la presentazione delle opinioni della popolazione immaginaria della Città del Sole, oppure nelle parole stesse del Genovese che denuncia l'ingiustizia del mondo. In questo modo il prevalere della dimensione narrativa e di finzione finisce per conferire un carattere fiacco al dialogo, che anche da un punto di vista stilistico risulta discorsivo e piano, privo del calore e della tensione intellettuale che Campanella esprime nelle Lettere e nelle Poesie. Qui prevale invece un tono in certo modo didascalico e morale, in perfetta sintonia con l'elaborazione teorica che Campanella ha consegnato nella sua Poetica18 • Queste caratteristiche del dialogo appaiono essere in relazione anche al fatto che La città del sole, costituisce un'opera post factum. Infatti viene scritta da Campanella in carcere, dopo la rivolta calabrese che si era ispirata alle sue idee, non tanto quindi come programma politico, o messaggio in una bottiglia, quanto piuttosto come difesa e illustrazione del proprio pensiero di fronte alle falsificazioni a cui era andato incontro proprio da parte dei protagonisti della rivolta calabrese19 . L'attività più importante nella città del Sole è l'educazione che coinvolge tutti i cittadini e i fanciulli sulla base di contenuti egualitari, che puntano a sviluppare le diverse inclinazioni. Il lavoro, pur essendo fortemente nobilitato, viene limitato a quattro ore al giorno, per consentire a tutti i cittadini di passare il resto del tempo a studiare e ad imparare attraverso giochi, discussioni, letture, e così via. In ogni caso occorre sottolineare come, al di là di queste concezioni della pedagogia e del lavoro che appaiono 29

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