Il piccolo Hans - anno XX - n. 77 - primavera 1993

Il fenomeno involutivo legato all'irrigidirsi delle tendenze dogmatiche nel mondo cristiano ha lasciato un segno vasto e profondo nell'utopia di Campanella, che appare caratterizzata dalla ricerca dell'ordine sociale, piuttosto che di un'effettiva liberazione umana9 • Il frate domenicano cerca di mantenere in vita l'attitudine messianico-rivoluzionaria che era stata propria del Cristianesimo, ma in lui questa tendenza, nonostante i tentativi di realizzazione concreta operati in Calabria, viene a confondersi con un'attitudine utopico-ecclesiale che finisce per limitarsi a una costruzione astratta intemporale e totalitaria. Si tratta di un'utopia autoritaria e burocratica, secondo le parole di Ernst Bloch che usa toni durissimi rivolgendosi alla Città del sole da lui intesa come la più estrema antitesi all'utopia della libertà la quale avrebbe poi trovato uno sviluppo coerente nel socialismo centralizzato di Saint Simon; mentre a suo giudizio l'utopia di Thomas More si trova all'origine di una tendenza opposta del socialismo, quella liberale e federativa che ha trovato poi espressione nell'utopia di Robert Owen10 • 2. Utopie e miti Bloch inserisce Campanella nella tradizione dell'immaginazione prometeica del Rinascimento11 ; ma è lo stesso filosofo e poeta di Stilo a identificarsi con la figura di Prometeo nel Proemio della sua raccolta poetica e nel Sonetto nel Caucaso dove istituisce un parallelo tra Prometeo imprigionato nel Caucaso dopo aver rubato il fuoco agli dei, e se stesso imprigionato a S. Elmo in Napoli tra il 1604 e il 160812 . In realtà l'identificazione con Prometeo si accompagna alla contemporanea denuncia della mitologia pagana. In una famosa canzone Campanella si lamenta di coloro che «attendono a poetar con le favole greche» e esalta la figura del nuovo eroe dei tempi nuovi, Cristoforo Colombo, che con la sua impresa ha ironizzato 25

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