Il piccolo Hans - anno XX - n. 77 - primavera 1993

Esempio di calcolata oscillazione fra autobiografia e autoritratto è, per esempio, La coscienza di Zeno di Italo Svevo. Inizialmente fu ignorato dalla critica, che probabilmente lo scambiò davvero per un inetto, ignorando la novità di quel lavoro di diritto e di rovescio che, per soprassalti di attenzione, operava in un décalage nel rapporto codificato fra soggetto e scrittura. Svevo smonta la forma fittizia del romanzo borghese, e dopo di lui dubitiamo dei tratti e delle azioni di un «vero» personaggio; sappiamo che ogni storia tende ad oggettivare ciò che intanto si dice e si affanna a celare ogni riferimento all'«io-quiora», origine sostanziale del discorso. D'altra parte, sentiamo più acutamente la vanitas dell'iscrivere il proprio corpo nel testo. In un testo-specchio, un corpus in cui «fissare» l'assenza del corpo. Luogo paradossale, accresciuto da sempre nuovi tratti omologhi, organizzati dall'associazione e non dalla cronologia. È un testo simile al bricolage, «un genere di scrittura in cui affluirebbe dunque l'"oziosità" di una scrittura che da sempre si vuole legata a un'utilità». Isabella Pezzini, che nell'aprile del 1982 recensì il libro di Beaujours per la rivista «Il piccolo Hans», osserva che «in questo genere di scrittura affluirebbe dunque l'"oziosità" di una scrittura che da sempre si vuole legata a un'utilità� una modalità d'azione, efficace e transitiva, come si legge in Montaigne, che definiva gli Essais "escrements d'un vieil ésprit", "écrivailleries"». Organizzato dall'associazione e non dalla cronologia, l'autoritratto trabocca, va di corpo, suggerisce l'idea di un divertimento colpevole ed ha la scansione di un paradigma. Storicamente deriva dall'autobiografia diventata veicolo della ricerca di una identità che non riguarda più chi parla ma il chi è colui che parla. Un essere di linguaggio, un'onda che vive di morire e un essere del tempo del linguaggio, in un orizzonte collettivo (ancora storico?) di mutazione di sensibilità, mutazione della percezione del 196

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