Il piccolo Hans - anno XX - n. 77 - primavera 1993

Erano Vernon Lee, Matilde Serao, la giornalista e scrittrice napoleta�a, e la contessa de Noailles, la poetessa francese. E difficile stabilire un confronto tra esseri così diversi per razza, tradizioni e cultura - ma si potrebbe indicarne la differenza dicendo che la conversazione di Matilde Serao aveva lo splendore del Mezzogiorno del suo Mediterraneo, mentre quella di Vernon Lee possiede l'opalescenza di un cielo nordico, e quella di Madame de Noailles assomigliava a preziosi fuochi di artificio (p. 111). «Una scrittrice che, insieme a Scarfoglio, dirigeva il giornale Il Mattino». Agli occhi di Douglas, Matilde Serao è tutta qui. La scrittrice napoletana riesce a ritagliarsi un posto in Looking Back solo grazie a un equivoco. A quel tempo, Douglas viveva a Villa Maya, in una residenza che aveva appena fatto risistemare, offrendo ospitalità al conte Campo Alegre, suo vecchio amico dai tempi di Pietroburgo, ora in pessimo stato di salute. Contemporaneamente era arrivato a Napoli Oscar Wilde, accompagnato dal suo giovane amico, Alfred Douglas. Matilde Serao, in un articolo apparso sul Mattino, fa confusione tra le due coppie. Appena si accorge dell'errore, il console generale Rolfe manda il ritaglio a Norman Douglas, che così registra l'accaduto: Dal ritaglio si capiva che Matilde aveva preso Campo Alegre per Wilde, e me - data la coincidenza del cognome - per il suo amico. Parlava dell'arrivo di Wilde a Villa Maya, che descriveva come se fosse stata messa a posto da questo amico, e aggiungeva che Wilde doveva essere stato trattato ben male nella sua prigione inglese, dato che quasi non si reggeva in piedi (p. 411). Neanche una lettera di rettifica firmata da Rolfe riesce a convincere Matilde Serao del suo errore. Qualche giorno dopo, la scrittrice torna sull'argomento con un secondo articolo, intitolato C'è o non c'è? 166

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