Il piccolo Hans - anno XX - n. 77 - primavera 1993

tà per la buona cucina («questo è un punto a suo favore», p. 54) tratti meno graditi. Mrs. Webb, spiega Douglas: non aveva risorse spirituali di nessun genere, e dipendeva in tutto e per tutto dalla compagnia degli altri. Era uno di quei mortali - ce ne saranno stati sempre tanti quanti ce ne sono oggi? - che non possono sopportare la compagnia di se stessi e si associano quindi in gruppi spiritualmente vacui, appoggiandosi l'uno all'altro per avere reciproco sostegno. Golosa di buon cibo al punto da mangiare spesso troppo per il suo corpo minuto, facendo poi ricorso alla pompa gastrica (che, secondo i suoi amici, le aveva fatto diventare lo sguardo «fisso come quello di un poulet effrayé») Mrs. Webb è avida di piaceri che non riesce a godersi per la sua inquietudine. Osserva Douglas: «era sempre sul punto di fare qualcos'altro, di vedere qualcun'altro, di andare in qualche altro posto». Se la cara vecchietta entra nel numero degli amici di Douglas non è per le sue ridottissime risorse spirituali, che la costringono a correre in giro come una trottola. Ma per le sue più cospicue risorse materiali. Annie Webb era molto ricca, spiega Douglas, e tutt'altro che tirchia: «tutti i suoi viaggi li doveva fare in automobile, e ogni volta che arrivava alla frontiera trovava ad aspettarla un'altra macchina, dell'altro paese, perché la seccavano le inevitabili formalità e i ritardi; la prima automobile veniva abbandonata al bordo della strada». Compra case meravigliose e poi se ne dimentica: «Una volta stava andando in automobile per la regione della Loira, con un amico molto ammirato del paesaggio, che a un certo punto le indicò un castello in un luogo estremamente pittoresco». Dopo aver dato un'occhiata al castello, Mrs. Webb commenta: «è mio, mi pare». Douglas, che nella sua vita alterna momenti di benesse158

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