Il piccolo Hans - anno XX - n. 77 - primavera 1993

divertimento. Nell'introduzione a Looking Back commenta: Sfoglio quello che ho scritto e noto solo una cosa. Nell'insieme noi di quei tempi vivevamo con più gusto di quanto la presente generazione sembri capace. Ci divertivamo di più, di questo sono convinto. E spesso mi domando perché i giovani d'oggi sono così apatici, come se avessero la temperatura del sangue due o tre gradi al di sotto del normale. Non è questione di temperatura, e Douglas lo sa bene. Se si è divertito di più lo deve al fatto che nella sua vita si è dedicato a inseguire ogni passione: dai vecchi libri di storia alla vita dei castori, dalle donne ai ragazzini. Purché si venisse a creare, almeno per un momento, quella localizzata e spesso fortuita comunanza di interessi o di piaceri che Douglas sembra ricercare. Due soprattutto sono le tracce che guidano in questa direzione. La prima sta nel ritratto di Miss Isabel Kerwin, una «giudiziosa e deliziosa creatura» con cui Douglas vive un breve incontro amoroso. Era uno di quegli amori completamente felici, completamente senza nuvole, che sono molto meno frequenti di quel che si potrebbe pensare, perché c'è quasi sempre un moscerino nel bicchiere. Passate in rassegna i vostri amori e dite se non è vero ( p. 34) . Ecco il segreto di un amore così perfetto: «Al mattino lei mi mandava un bambino con un mazzetto di lillà. I fiori volevano dire che ci saremmo incontrati a una certa ora fissa e in un certo posto fisso per fare l'amore!Mai ci scambiammo una parola scritta, nessuno ci vide mai insieme». Il segreto sta dunque nella segregazione, nella distanza 155

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