Il piccolo Hans - anno XX - n. 77 - primavera 1993

né col rifugio per Ulisse (egli viene deposto all'aperto, sopra la sabbia), né infine con le ricchezze, che sono poste ai piedi dell'ulivo, e quindi fuori dall'antro? Non vi sono luoghi simili nel resto del poema omerico, vi sono invece descrizioni di questo tipo all'interno del Timeo e del Crizia platonici, dove si parla della mitica Atlantide. Nel secondo dialogo Platone racconta per bocca di Crizia la guerra sostenuta nella più remota antichità tra gli abitanti di Atene e quelli dell'isola di Atlantide, posta oltre le colonne d'Ercole e regno antichissimo di Poseidone. La descrizione di questa terra è molto accurata: dice Crizia che il dio aveva modificato la natura del luogo, facendovi scaturire sorgenti d'acqua, circondando un monte di acqua di mare, rendendo il suolo estremamente fertile, mentre i figli del dio, avuti da una donna mortale, vi avevano costruito una reggia magnifica, circondata da mura di pietra di vari colori, rosso, bianco e nero. All'interno della reggia c'erano statue d'oro delle Nereidi, le divinità marine al seguito di Poseidone17 • Inoltre Crizia ricorda che la guerra tra gli Ateniesi e gli abitanti di Atlantide era avvenuta novemila anni prima 18 • I particolari comuni tra l'Atlantide di Platone e la grotta delle ninfe di Omero sono dunque numerosi: i più importanti mi sono sembrati questi: 1) Il riferimento alle Ninfe (Nereidi nel Crizia e Naiadi nell'Odissea) 2) La presenza di un dio marino (Poseidone e Forco) 3) Le sorgenti d'acqua dolce (calde e fredde ad Atlantide, nella grotta «perenni») 4) La cromaticità dei luoghi, data dal rosso, bianco e nero delle mura, e dal bianco dei telai, dal rosso della porpora e dal nero dei erateri 5) L'inaccessibilità di entrambi i luoghi ai mortali 6) L'essere i due luoghi circondati dal mare. C'è inoltre un'altra notizia fondamentale, in Platone 15

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==