Il piccolo Hans - anno XX - n. 77 - primavera 1993

passo: perché Ulisse si addormenta e non si sveglia se non molto più tardi, quan_do i Feaci sono già partiti? C'è come uno stacco tra tutto il racconto precedente del tredicesimo canto, l'arrivo ad Itaca, la descrizione del porto, della grotta delle Naiadi, la partenza e il funesto ritorno della nave feacia10 e il risveglio di Ulisse. Alcuni hanno spiegato questo lungo sonno come un passaggio funzionale al1'apparizione di Atena, ma a mio parere non è una giustificazione sufficiente: altre volte gli dei sono apparsi al1'eroe quando era ben sveglio, come Ermes nell'isola Eea 1 1 • Evidentemente il clima creato dalla narrazione è del tutto particolare: sia gli oggetti che la descrizione stessa della grotta, sulla quale torneremo più avanti, fanno infatti pensare a un clima ctonio. I doni di Arete, il miele che le api depositano dentro ai crateri di pietra, i manti di porpora, che secondo Omero12 sono costitutivi dei funerali solenni, sono, più o meno, gli stessi oggetti che l'eroe porta a Persefone nel suo viaggio nell'Ade: miele, latte (che qui non è presente), vino, acqua, farina13 • Ci sono dunque a mio parere, elementi sufficienti per ritenere che questa sia una prefigurazione della morte dell'eroe, tanto più che troviamo qui anche il panno di lino che avvolge Ulisse: è di lino il tessuto che avvolge l'urna cineraria di Patroclo14 ed è ancora di lino il tessuto che fila la Moira... 15 La profezia del viaggio e l'antro delle ninfe Nel racconto dell'approdo dei Feaci ad Itaca, Omero descrive minuziosamente il porto di Forchis, dove la nave si era fermata: C'è un porto di Porco, il vecchio del mare, nella terra d'Itaca, e sporgenti in esso due coste scoscese, degradanti nel porto, che arrestano il grande maroso di fuori sospinto dai venti furiosi dentro vi sostano, senza cima [d'ormeggio, 13

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