Il piccolo Hans - anno XX - n. 77 - primavera 1993

riuscì ad adattarsi a questi cambiamenti. La sua vita negli anni trascorsi a Buenos Aires era stata quella di uno scrittore affermato, di successo, un po' mondana, e a ciò aveva contribuito il fatto di lavorare al Consolato dell'Uruguay e l'amicizia con l'allora presidente della repubblica uruguaiana. Anche in questo caso svolse un lavoro simile a quello del padre, che era stato console argentino a Salto. Quali siano l'atteggiamento intellettuale e lo stato emozionale in questo secondo periodo a Misiones, risulta dalle frequenti lettere che scrive agli amici: Con la ragazza, provata anche lei, ci capiamo per lettera, con il ragazzo non ci capiamo per niente (si riferisce ai figli). Cosicché, sono stato sconfitto come padre negli ultimi anni, e adesso, sconfitto come marito. Io sono abbastanza forte e l'amore per la natura mi sostiene ancora, ma sono anche molto sentimentale e ho più bisogno di affetto intimo che di cibo. Accanto a me, la mia donna è affettuosa, ma non vive con me, malgrado viva con me. E questo non posso permetterlo. Bene, ma la cosa terribile è che abbiamo un'affinità carnale veramente miracolosa... Il poco amore di mia moglie per la vita di campagna, che l'ha esasperata negli ultimi tempi, si è trasformato in intolleranza. Dato che lei non si ritrova a suo agio qui, con suo marito e la sua casa, e io non mi trovo a mio agio in città, si è creata una impasse senza uscita, né lei né io dobbiamo sacrificarci. Non ci rimane altro che la separazione totale... Riguardando il mio curriculum letterario, a proposito di "Màs allà", ho contato 107 racconti editi e 63 che sono rimasti inediti. Un totale di 170 racconti, che è già una enormità per un solo uomo. Includa anche qualcosa come il doppio di articoli più o meno letterari e sarà d'accordo con me che 123

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