Il piccolo Hans - anno XX - n. 77 - primavera 1993

costituisce uno dei nodi della vita e dell'opera di Quiroga ed esprime una necessità mai riempita di porre dei limiti, di ricostruire delle frontiere, di riconoscere dei territori abitabili. Questa prima permanenza a Misiones finirà tragicamente con il suicidio di Ana Maria e il ritorno a Buenos Aires, insieme ai figli. Nel secondo «esilio» a Misiones, tra il 1930 e il 1936, Quiroga era insieme alla seconda moglie, con la quale era sposato da alcuni anni, e da cui aveva avuto una figlia. Andranno a vivere nella casa che la madre di Quiroga aveva fatto costruire 15 anni prima, vicino al luogo della abitazione precedente, sempre a San lgnacio. Questo secondo periodo coincise, come lui stesso ha testimoniato, con una situazione di crisi e rappresenta, per Quiroga, senza dubbio, una ripetizione. Crisi familiare (con i figli del primo matrimonio, con la attuale moglie), crisi per quanto riguarda la possibilità di scrivere (il suo desiderio di scrivere sembrava esaurito). Questo ritorno al luogo e alle condizioni che gli avevano permesso di costruire un suo «spazio», dandogli la possibilità della scrittura ma che, allo stesso tempo, era collegato alla tragica fine del matrimonio con Ana Maria, a differenza della volta precedente, ha le caratteristiche di un restringersi degli spazi; mentre nel primo esilio la pulsione di morte è legata alla sublimazione creativa, in questo secondo caso, si manifesta nella ripetizione. La seconda partenza per Misiones si presenta doppiamente motivata: da un lato, dalla gelosia per la giovane moglie, dall'altro, dal fatto che il successo come scrittore era in parte scemato; nuove generazioni di scrittori e nuovi gusti si erano imposti; l'atmosfera letteraria, l'ambiente culturale di quegli anni erano in trasformazione; le rivalità e le beghe tra gruppi letterari diversi si facevano sempre più aspri e frequenti.. Quiroga non volle o non 122

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