Il piccolo Hans - anno XX - n. 77 - primavera 1993

vertente («funny») lo spettacolo delle donne rintanate per paura di questo «rientro» degli uomini che nei loro grembi cercano una via «umida», laddove la lesbica maledice la sua compagna di piacere perchè suo destino è bere «the waters of night at the water-hole of the damned» (p. 138), suo destino è entrare nelle terribili acque fino al cuore. Pur tenendo ben fermo in mente che il discorso su quel che la donna vuole e quel che l'uomo vuole viene fatto da un travestito che inoltre complica il tutto con contorti discorsi di salvezza e dannazione35 , bisogna riconoscere che i due desideri vengono distinti: l'uomo (o l'omosessuale?) desidera il ritorno alle acque prenatali; la donna (solo la lesbica?) è dannata a bere quelle acque e teme il desiderio maschile di riappropriazione del suo grerribo. La sessualità come mercato è inoltre sempre accessibile all'omosessuale che dice di poterla comprare con pochi soldi, come fa l'eterosessuale con la prostituta. La donna non ha moneta per comprare e deve patire le pene dell'inquieto andare della sua amata nella notte, perché la sessualità femminile, se liberata come in Robin, si dà come sperpero, non conosce risparmio, non conosce il letto monogamico e - almeno per quel che riguarda le lesbiche di Nightwood - non accetta la gravidanza. Le uniche due affermazioni di Robin sono affermazioni di non-volere: «I didn't want him!» (p. 75), dice schiaffeggiando il marito a proposito del figlio, e «I don't want to be here» dice a Nora quando s'incontrano per la prima volta, casualmente, al circo, e Robin è sconvolta dalla leonessa che guardandola - riconoscendola come simile - è mossa alle lacrime. Le uniche cose che la donna vuole è non avere figli e non essere lì dove qualcuno, fosse anche una belva, la riconosca e la compianga. Non vuole essere lì, ma «she did not explain where she wished to be» (p. 84). Sa dove non vuole essere ma non dove vorrebbe, forse perché non c'è spazio per il suo desiderio e così vaga come una dannata. È questo il dramma di fondo di Nightwood: i dannati not109

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