Il piccolo Hans - anno XX - n. 77 - primavera 1993

della metropoli, la pulsazione nervosa delle grandi città . moderne, non è riuscito del tutto a cancellare le tracce di passato disseminate nel tessuto urbano; è, anzi, «testo» in cui si può leggere «tutta l'evoluzione della storia mondiale»13. Così, nel testo letterario come architettura14, segni e tracce del passato, anche se a frammenti, emergono come palinsesto del tessuto narrativo, dando luogo a nuovi percorsi di senso, a nuovi orizzonti che si aprono agli occhi di esseri erranti che Spengler chiama «ospiti per la notte», artisti nomadi come i cacciatori delle origini della civiltà per i quali la città, questa città, è il mondo - donde l'elezione della metropoli a luogo per eccellenza del cosmopolita incapace di vivere se non in luoghi artificiali, poiché il «ritmo cosmico si è ritirato dalla sua vita» ingenerando sradicamento15 • Così, i protagonisti di Nightwood, Cassation e La grande malade sono in ogni luogo «fuori centro». Il decentramento femminile risale peraltro alla storia stessa delle città che è solitamente storia di rapine, guerre, sradicamento: la città è stata strappata con violenza da uomini ad altri uomini, oppure è stata paternalisticamente «handed down inviolate, fromfather to son»16 • Città inviolate come inviolata è la donna mentale idealizzata dal maschio americano - l'inviolata madre sposa America. A questa rapina o a questa eredità del corpo inviolato della donna-città, le donne non hanno preso parte e pertanto non provano sentimenti epici verso la città in cui si sentono sempre viandanti straniere17 • Questa storia estranea, esterna, maschile, nei testi di Barnes viene rappresentata «in cornice», appunto, a sottolineare che si tratta di storia altra: nel quadro di battaglie che campeggia sul letto di Gaya, nello stemma asburgico posto sul letto in cui Hedwig Volkbein dà alla luce Felix e muore. Di contro al fuori, l'interno, la stanza, appare nei testi 101

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