Il piccolo Hans - anno XIX - n. 75/76 - aut./inv. 1992-1993

sere») il significato della tragedia della differenza dei sessi, «viene ad avere ragione absoluta e non respettiva», absoluta in quanto non relativa al confronto verbale in cui si estenua una relazione incestuosa, in esclusione di causa del!'animale e del!'arredo del mondo. Qualcosa di qualificabile come individuo viene al mondo solo allorché «non dice il mio essere e sustanza quello che proferisce lo che io fo e posso fare, vale a dire il mio essere passivamente e femminilmente vicino al niente, ma sì bene quel che dice lo che io sono, come io e absolutamente considerato». E in questa frase a parlare è la materia. Il soggetto del!'incesto è dunque quello che riconosce la natura sessuale della compenetrazione, di cui parla Lucrezio nei terribili versi che Giordano Bruno riprende per creare un collegamento tra questa intrusione {«la brama per cui tutto il corpo si strugge di trasferirsi nell'altro corpo: invano») e l'intrusione di un linguaggio che penetra e diventa inquisizione. Lanciando il missile del suo pensiero, lacerando i sette o nove cieli Giordano Bruno sostituisce, con lo stesso procedimento che abbiamo visto per il bambino nel luogo della fobia, alla comprensione del coito la forma del pensiero. Proprio nelle stesse pagine fa riferimento a Medea e a Fedra. In entrambe barriere erano cadute, per Medea l'istmo di Corinto, la proiezione territoriale sulla quale può trovarsi quella barriera che è mancata a Fedra. Dal!'incesto si esce solo con la rappresentazione, che è la prima uscita con cui il bambino risponde al!'angoscia della scena primaria, ponendo nella natura circostante la prima rappresentazione esterna del!'apparato psichico che è il «luogo della fobia» di cui si diceva, e una rappresentazione mancata awia al frenetico rapporto del perverso al disegno. Mentre lo psicotico conosce tutta la gravità del frutto del godimento del padre e gli riesce almeno la rappresentazione di questa terribilità, nel perverso il tratto per quanto ripetuto è inconcludente, non arriva alla rappresentazione giacché il perverso aderisce alla realtà dell'ingravidamento della ma9

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