Il piccolo Hans - anno XIX - n. 75/76 - aut./inv. 1992-1993

simili. Per usare una metafora classica, la luce della sua mente è un ritaglio nelle tenebre, e la comunanza delle tenebre, ovvero la specializzazione tecnologica della ricerca, avvicina sempre più lo scienziato moderno all'orizzonte del lavoro che, da secoli, è parcellario, ma che mantiene un suo senso etico complessivo. Questo non significa ovviamente che da un punto di vista epistemologico si debba escludere che qualche modello particolarmente efficace di intellegibilità, come per esempio avviene con la biologia post-darwiniana, tenda a travalicare il settore diretto di pertinenza per cercare di affermarsi come criterio di intellegibilità di fenomeni di altro tipo. È noto che, nel caso della biologia post-darwiniana, si è tentato di trovare un criterio per analizzare l'equilibrio delle forme sociali. Ora, proprio la migrazione di queste modellizzazioni, che, in un secondo tempo, di solito sono destinate ad essere delimitate e corrette, mostra l'invenzione permanente che agita il mondo della conoscenza. La seconda considerazione che dobbiamo fare, per rimanere sempre nella illustrazione delle caratteristiche più generali del contemporaneo processo della conoscenza, è che l'oggetto del sapere è sempre un oggetto determinato e circoscritto, e la circoscrizione dell'oggetto appartiene, di principio, a quella preliminare selezione e organizzazione dei fatti sensati (o pertinenti) che è propria di ogni dimensione scientifica. È del tutto ovvio dirlo, ma da molto tempo, e certamente dopo le sintesi positiviste sulle leggi fondamentali dell'universo, è respinta, ma proprio "senza pensarci", nella spontaneità propria del processo, come esclusione ovvia e scopo inesistente, l'idea di raggiungere un qualche sapere totale. Si potrebbe dire che la conoscenza moderna ha fatto svanire la possibilità di un oggetto del genere, basti pensare alle sofisticazioni intellettuali cui devono ricorrere le filosofie realiste della conoscenza. Husserl, si sa, parlava, nel processo della conoscenza, 89

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