Il piccolo Hans - anno XIX - n. 75/76 - aut./inv. 1992-1993

tetica scoperta si metteranno in movimento, per trovarne una buona spiegazione, le categorie principali che sono state elaborate proprio dall'epistemologia della scoperta scientifica, e proprio l'investimento di quel tema con queste griglie interpretative colloca la scoperta in uno spazio di intellezione dove appaiono del tutto secondarie le qualità naturali o psicologiche dello scienziato, mentre vengono in primo piano le strategie intellettuali che "sul campo" hanno consentito di raggiungere la scoperta. Nessuna, del resto, di queste strategie è estranea all'insieme dei contesti logici, sperimentali, strumentali, tecnologici e linguistici che ineriscono al patrimonio consolidato di quell'orizzonte della conoscenza, anche se non è difficile immaginare che, di volta in volta, sia uno degli elementi che costituiscono l'insieme dinamico della conoscenza a diventare il fattore capace di produrre la possibilità della scoperta. Gli esperti, per esempio, sostengono che, se è molto comune che una modellizzazione matematica diventi fondamentale per configurare una scoperta scientifica nel settore della fisica, può accadere anche il contrario, e cioè che un problema fisico solleciti, per essere risolto, una invenzione nella matematica. In questo quadro si possono fare due considerazioni ancora per delineare il moderno protagonista della conoscenza. L'una è ancora relativa al "lui stesso": l'eco pubblica della sua considerazione, della sua straordinaria avventura dell'invenzione e della scoperta, è una normalizzazione come "competente". La natura stessa della "competenza" dichiara l'oggetto specifico della competenza. Essere competente, come sanno tutti, significa padroneggiare una zona del sapere, e, per ciò stesso, escludersi dal sapere delle infinite altre zone in cui la conoscenza si sviluppa e si arricchisce. Il competente non ha alcun orizzonte che lo possa risarcire dal fatto che la sua identità è anche determinata da una enorme zona oscura di ignoranza che, su scacchiere diverse, egli condivide con i suoi 88

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