Il piccolo Hans - anno XIX - n. 75/76 - aut./inv. 1992-1993

Cerniera Come si colloca lo snodo di ius naturale e ius civile nella strutturazione del soggetto? Sappiamo che l'angoscia che insorge e si affaccia nei sogni di un bambino di circa quattro anni ha a che fare con la questione dell'origine. In realtà è il primo incontro con la sessualità paterna, con l'irrompere del godimento del padre; ma come avverrà poi nella latenza, questo aspetto è sottaciuto e traslato. Lo spargimento dello sperma diventa la polvere gettata negli occhi della favola del Mago Sabbiolino, emblema del terrore che sveglia sudato nel cuore della notte un bambino di quattro anni. La risposta del bambino, la sua modalità di esprimere ciò che l'angoscia, è invece tecnica, si pone sul versante opposto al magma seminale. La sua domanda sull'origine riguarda allora le differenze tra il vivente e il non vivente - e il morto fa da cerniera problematica, e qui si colloca l'angoscia, tra un campo e l'altro. Il morto appartiene al vivente o al non-vivente? Se appartiene al vivente esso può tornare, ed è una delle domande che ricorrono nel caso illustrato da Virginia Pinzi Ghisi del piccolo Giacomo: il nonno può tornare? Se appartiene al non vivente, si stabilirebbe allora una pericolosa prossimità con la possibilità per un vivo di cadere inanimato. Su questo punto si incernierano due aspetti particolari delle scelte che dipartiranno da questo luogo di risposte teoriche che abbiamo definito luogo della fobia perché nella rappresentazione esterna di qualcosa di assai conforme all'apparato psichico ma che viene rilevata a scelta dal bambino nel paesaggio circostante, in un ambito "naturale", e rappresentata con un disegno che ricalca più o meno nei diversi casi il disegno della pianta del Dazio nel caso del piccolo Hans di Freud, vi è sempre la presenza temutama necessaria dell'animale; queste due scelte che si agganciano alla cerniera tra vivo e non vivo con 193

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