Il piccolo Hans - anno XIX - n. 75/76 - aut./inv. 1992-1993

18 Lettere tra Freud e]ung (1906-1913), tr. Montinari M. e Daniele S., Torino, Boringhieri, 1990, XXXIX-648. 19 Ibid., p. 265, corsivo mio. 20 La citazione è da The Letters ofSigmund Freud and Karl Abraham, New York, Basic, 1965, p. 87, di cui si fornisce qui una libera traduzione italiana. 21 La prassi di confronto dei ricordi contenenti materiale inconscio con il processo di iscrizione o registrazione risale addirittura al Progetto del 1895 per culminare poi nella Nota sul "notes magico" del 1924, come del resto ha mostrato Derrida in Freud e la scena della scrittura (in La scrittura e la differenza, trad. di Gianni Pozzi, Torino, Einaudi, 1971). 22 Gran parte della controversia generata dallo studio su Leonardo ruota attorno a questo problema. Persino gli psicoanalisti che ne hanno scritto a riguardo (anche Kurt Eissler nel suo Leonardo Da Vinci: Psychoanalytic Notes on the Enigma, New York, International Universities Press, 1961) hanno fatto riferimento agli stessi documenti fiorentini, tasse, certificati di nascita e di matrimonio, per provare o confutare il punto. Sebbene questo studio erudito abbia il suo valore, esso trascura la lettura «interna» dello studio su Leonardo che io sto tentando qui. Per tale ragione queste letture non hanno rilevato la «logica» che ha prodotto l'avvoltoio. 23 Schapiro M., 151. Non so se anche Scognamiglio, che ha fornito i brani presi dagli appunti nominati da Freud, abbia fornito le osservazioni di Leonardo sul volo del nibbio. Mi domando oltretutto se Marie Herzfeld, che fu l'originaria responsabile dell'errore di traduzione, ne abbia parlato nel suo libro su Leonardo, che Freud cita a più riprese. Purtroppo non sono stato in grado di consultare nessuno dei due testi. 24 Si vedano Wohl R. e Trosman H., 36; Schapiro M., 151; e soprattutto Eissler K., p. 83. Si potrebbe scrivere un altro saggio sulla disattenzione di Freud nei confronti del racconto del nibbio di Leonardo (nella sua fiaba Invidia) in relazione all'interpretazione del disegno di Leonardo Eallegoria di Invidia e Virtù. Eissler interpreta il disegno: «La femmina cerca di castrare il maschio. L'abbondanza di simboli fallici nella femmina è sorprendente. Da un'osservazione analitica sembra giustificato concludere che questo tipo di simbolismo si riferisca alla madre pre-edipica cui, nell'immaginazione del fanciullo, viene attribuito un genitale maschile. Nella sua analisi del ricordo di Leonardo, Freud ha avanzato la congettura che tale simbolismo fosse stato attivo in lui e l'Allegoria appare quasi un'illustrazione di questa precisa interpretazione». E in una nota a fondo pagina aggiunge: «La specie aviaria è irrilevante per questa interpretazione» (pp. 132-133, trad. nostra). Il punto che ci riguarda qui è l'ambiguità dell'annotazione di Eissler. Si potrebbe a ragione sostenere che sia corretta e sbagliata; corretta perché l'interpretazione di Freud regge, ed è anzi corroborata, se il vo149

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