Il piccolo Hans - anno XIX - n. 75/76 - aut./inv. 1992-1993

Orapollo. La frase nel testo indica che quello che dovremmo avere qui è il mito del concepimento dell'avvoltoio dal vento». Ritengo che Strachey abbia colto nel segno: tutte le citazioni erudite di Freud, da Eliano, "Plutarco" (in realtà Leemans) e da Orapollo, servono all'unico scopo di dimostrare che nell'antichità l'avvoltoio era simbolo della madre22 . Freud non ha ancora spiegato perché la fantasia di Leonardo abbia «sostituito» la madre con un simbolo materno prescelto dall'antichità, ma sarà utile rivedere l'apparato formale fino a questo punto. Dopo aver controllato il testo italiano del ricordo di Leonardo, Freud colloca la parola coda nel suo contesto linguistico (gergo italiano), e corregge la traduzione errata di dentro con gegen. Egli ha citato il greco in greco, il latino in latino senza alcun errore di comprensione, e tuttavia non ha mai controllato la traduzione di quella parola da cui dipende tutto quell'attento lavoro d'erudizione: nibbio. Eppure ci si accorge facilmente che in tutto il resto dello studio su Leonardo, quasi ogni volta che Freud cita un'opera in lingua straniera la lascia non tradotta. Si tratta forse di sfoggio d'erudizione? Lo sfoggio maschera forse quella mancanza di Freud, e cioè il non aver controllato quell'unica parola che ha prodotto tutte le sue citazioni erudite greche e latine? Proseguendo nell'analisi dell'avvoltoio sarà opportuno tener presente tali quesiti e aver chiare le considerazioni seguenti: primo, Freud ha manifestato la sua esitazione a proseguire lungo questa linea di pensiero; secondo, lo scopo dell'analisi è di spiegare la trasformazione del contenuto latente della fantasia nel contenuto manifesto pittografico e deformato; e terzo, Freud vuole anche indagare su come la «storia» personale «riscriva... tracce indelebili» che sono di necessità soggette a rimozione. Eravamo rimasti al punto in cui Freud aveva stabilito che gli Egizi usavano l'avvoltoio come simbolo della madre a causa della loro credenza nell'esclusiva femminilità 129

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