Il piccolo Hans - anno XIX - n. 75/76 - aut./inv. 1992-1993

Leonardo e Freud La storia di una teoria errata Nibbio, Avvoltoio, Aquila L'immagine dello psicoanalista come traduttore è un'immagine consueta, tramandataci da Freud. In effetti Freud paragonò spesso le sue scoperte iniziali a traduzio-· ni operate con successo, tanto che negli anni intorno al 1890 sostenne a più riprese di aver trovato il modo di tradurre i sintomi isterici e i sogni in linguaggio comune, asserendo così la scientificità di ciò che un tempo era stato considerato incomprensibile e banale. Questo è uno dei motivi per cui Freud paragonò più volte sintomi e sogni ai geroglifici e il proprio lavoro a quello di François Champollion, «il primo uomo che riuscì a leggere i geroglifici». Nel 1896, per esempio, Freud scrisse che le ricerche precedenti sull'isteria ricordavano il lavoro di esploratori che trovano rovine riportanti iscrizioni sconosciute; gli «esploratori» si accontentano di esaminare e descrivere tali iscrizioni - un ovvio riferimento alla psichiatria descrittiva che catalogava sintomi senza tentare di comprenderli. Dopo gli esploratori vengono però gli archeologi, alla ricerca del codice che decifrerà, che tradurrà le iscrizioni - ovvio riferimento a Freud medesimo. Mante105

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