Il piccolo Hans - anno XIX - n. 74 - estate 1992

sione, ma indaga più profondamente sul venire meno del nome. Nella comparazione fra due termini in apparenza incomparabili, o nella "improprietà" della comparazione baudelairiana, si attiva un lavoro di spostamento, oppure di saturazione, oppure di moltiplicazione delle relazioni fra i termini, che tende a colmare la distanza fra il comparato e il comparante, ed è in questa distanza, incolmabile, che il nome viene a cadere poiché il termine comune, il terzo termine, non è mai raggiungibile. Da qui la conclusione: «E allora diciamo quello che la comparazione baudelairiana nel fatto e nell'essenza è: un dispositivo ad alta precisione vòlto a distruggere l'ontologismo della nominazione »15 . Il poeta dunque, eludendo il nome, è come se tagliasse il filo che vincola il linguaggio alla realtà, e il linguaggio allora, come liberato e preso in se stesso, non può che risuonare, rinviando da un significante all'altro secondo il gioco della «universelle analogie», poiché non è più "obbligato" a rinviare alla realtà. La poesia allora verrebbe ad assumere integralmente il «manque» costitutivo del linguaggio; così infatti conclude Agosti: «... il canzoniere baudelairiano è il primo testo che assuma consapevolmente nel proprio linguaggio la ferita, (la falla, la divisione, la differenza) che è propria del linguaggio e che costituisce il linguaggio»16 . In questo modo tuttavia la poesia non sarebbe altro che una vuota e vertiginosa attività verbale se non ci fosse il «lavoro del testo», quello che Agosti definisce «lavoro del linguaggio sul linguaggio» e che, esattamente come nel nome proprio, è negativo e contemporaneamente positivo: è negativo e perciò positivo. Sempre a proposito delle comparazioni nelle Fleurs du mal scrive Agosti: «Occorrono almeno due termini per designarne uno, il quale non viene mai pronunciato, non viene mai detto»17 • Ma appunto, precisamente perché non viene detto, e attraverso la struttura stessa della sua cancellazione, Io sfuggente terzo termine viene detto: esattamen192

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