Il piccolo Hans - anno XIX - n. 74 - estate 1992

NoTE 1 Cfr. Maria Nadotti, Animalimolto malleabili, incontro con Kurt Vonnegut, «Linea d'ombra», marzo 1989, n. 36, p. 50. 2 Cfr. Kurt Vonnegut, Fates Worse Than Death, London, Jonathan Cape, 1991, p. 99. 3 Gilbert Durand, Les structures anthropologiques de l'Imaginaire, Paris, Presses Universitaires de France, 1963, trad. it. Le strutture antropologiche dell'immaginario, Bari, Dedalo, 1972. 4 Cfr. il concetto usato da Michail Bachtin nel suo studio su Rabelais. 5 Cfr. Gilbert Durand, op. cit., p. 201. 6 Ibidem, p. 157. 7 Nel dicembre 1944 i tedeschi, tentando l'ultimo grande attacco, sfondarono le linee per dieci giorni cogliendo di sorpresa truppe di giovani americani di leva, impreparati a trovarsi in prima linea. L'arrivo di veterani aerotrasportati e la resistenza di Bastogne permisero di arginare l'attacco e di vincere quella che venne chiamata in America «the battle of the Bulge», «la battaglia del Saliente». Vonnegut vi partecipò nella Divisione 106, da soldato semplice, nonostante la preparazione militare e gli studi universitari, perché non servivano più ufficiali, come ricorda in Fates Worse Than Death, cit., pp. 94-95. 8 Cfr. Juri Lotman, Il problema del segno e del sistema segnico nella tipologia della cultura russa prima del XX secolo, in Ricerche semiotiche, a cura di Lotman e Uspenskij, Torino, Einaudi, 1973, p. 54. Vonnegut stesso si è dichiarato in Fates Worse Than Death, «figlio della Rivoluzione francese» (cit., p. 94). 9 Ibidem, p. 51. 10 Secondo la concezione di Michail Bachtin in Estetica e romanzo, Torino, Einaudi, 1979. 11 Cfr. il Dialogo di un folletto e di uno gnomo e il Dialogo della Natura e di un Islandese. 185

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