Il piccolo Hans - anno XIX - n. 74 - estate 1992

no Billy viaggia nel tempo: si addormenta anziano vedovo per risvegliarsi nel giorno delle nozze, entra da una porta nel '55 per uscirne nel '41, ha visto la sua nascita e la sua morte molte volte e visita a caso gli episodi intermedi della sua vita. Analogamente, visto alla televisione un film sui bombardamenti americani nella seconda guerra mondiale, lo ripercorre a ritroso: aerei americani colpiti ritornano alla base integri, uomini e mezzi abbattuti rientrano nelle loro formazioni, aerei tedeschi risucchiano indietro le loro munizioni e tornano in una Germania dove gli incendi dei bombardamenti si spengono come se non fossero stati accesi, e le bombe americane, riaccolte sugli aerei che le hanno sganciate, tornano con questi in America, dove i materiali bellici si disintegrano nei loro costituenti minerali naturali, reinseriti nelle miniere d'origine. I soldati tornano bambini a scuola e la fantasia di retrocessione si proietta fino alla prima coppia dell'umanità, Adamo ed Eva: alla guerra e alla storia è subentrata l'immagine antitetica dell'origine edenica. Di professione optometrista, Billy offre metaforicamente attraverso il proprio sguardo fool le giuste lenti per sfuggire all'ansia di un accadere unidirezionale, invertendo l'asse delle valenze simboliche negative, degli schemi d'ansia del tempo definibili come «diurni» secondo le classificazioni dell'immaginario di Gilbert Durand3 • Determinati da un senso eccessivo del tempo, percepito come angoscia depressiva o come sfida polemica e lotta eroica di fronte a ogni rischio di «caduta» nel divenire, gli schemi diurni dominano la scena di Vonnegut, che li riduce operando in due modi complementari: per carnevalizzazione4 o per antifrasi5 • Se la carnevalizzazione è didattica, lezione di critica illuminista radicale fino all'assurdizzazione, l'antifrasi è terapia, soluzione simbolica dei processi perversi imposti dall'accadere. La guerracome eroismo, etica della forza, nazionalismo, basata sui simboli «diairetici» delle armi, dell'esercito, 171

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