Il piccolo Hans - anno XIX - n. 74 - estate 1992

samente chiamati alle armi e che, da un punto di vista intellettuale, avevano i requisiti per essere ammessi alla Scuola allievi ufficiali (o comunque per diventare bombardieri). Ma a quell'epoca non c'era più alcun bisogno di nuovi ufficiali, a parte quelli i cui genitori avevano forti agganci politici. Dopo l'addestramento nessuno sapeva cosa farsene di noi. Perciò fummo rispediti in divisa al college per alcuni mesi, senza speranza di promozione, all'interno del corso di addestramento speciale dell'esercito (ASTP). O'Hare arrivò alla 106a provenendo dall'Alabama Polytechnic Institute; io venivo dal Carnagie Tech e poi dall'Università del Tennessee. (La destinazione ai college fu decisa in fretta. Venni a sapere che in una squadra dell'ASTP tutti avevano il cognome che cominciava con H.) Fummo nuovamente strappati dal college quando, in previsione dell'invasione dell'Europa, l'esercito ebbe bisogno di un sacco di fucilieri. Così O'Hare e io ci trovammo ad avere la nostra prima conversazione poco a sud di Indianapolis. L'esercito aveva istituito ciò che chiamavano il «sistema del compagno». A ogni soldato semplice o scelto veniva chiesto di scegliere uno qualsiasi della sua squadra, farne la conoscenza e occuparsi di lui, dal momento che nessun altro avrebbe potuto farlo. Tale interessamento, ovviamente, doveva essere reciproco, e nessuno poteva rimanere scapolo. (Il «sistema del compagno» era molto simile ai matrimoni di massa celebrati parecchio tempo dopo al Madison Square Garden dal reverendo Sun Myung Moon.) Così O'Hare e io fummo, diciamo così, legati l'un l'altro. Vi assicuro che c'erano moltissime coppie più buffe di noi. La 106a divisione, precedentemente di stanza in South Carolina, era stata spogliata di tutti i suoi soldati semplici e scelti inviati oltreatlantico come rimpiazzi. Ma aveva ancora tutti i suoi ufficiali e sottufficiali, tutti fino all'ultimo. Aveva solo bisogno di forza del grado più basso. 150

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