Il piccolo Hans - anno XIX - n. 74 - estate 1992

Il bombardamento di Dresda [...] Ma ora i miei ricordi di Indianapolis1 vengono turbati dalla morte del mio compagno di guerra Bernard V. O'Hare. Il suo legame con Indianapolis non era molto forte. Ci conoscemmo durante il servizio militare a Camp Atterbury, un luogo sperduto poco a sud di Indianapolis. La prima volta che lo vidi leggeva una biografia di Clarence Darrow, il brillante avvocato difensore, e fumava. (Anche l'ultima volta che lo vidi stava fumando. L'ultima volta che qualcuno Io vide vivo stava ancora fumando.) Eravamo appena diventati membri della compagnia logistica, secondo battaglione, 423° reggimento, 106a divisione fanteria. («Cara Mamma e caro Papà, immaginate un po' dove mi trovo adesso.») Entrambi avevamo trascorso un periodo al college prima di entrare nell'esercito. Lui aveva seguito un addestramento di base in fanteria: baionette, granate, mitragliatrici, mortai e tutta quella roba lì. Io ero stato addestrato come specializzato dell'obice da 240 millimetri, che a quell'epoca era il più grosso pezzo mobile da campo. Nessuna divisione aveva armi così enormi, che erano i giocattoli dell'esercito. C'erano migliaia di studentelli di college come O'Hare e come me (e come Norman Mailer) che furono improvvi149

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