Il piccolo Hans - anno XIX - n. 74 - estate 1992

della natura» è tutt'altro che una metafora che l'uomo impone ad una realtà recalcitrante, muta e stupida, ma è il movimento stesso della significazione che attraversa ogni aspetto del reale, in cui non esiste differenza qualitativa tra, poniamo, il codice del DNA e il codice stradale. Ogni aspetto del reale è «formato» e obbedisce ad un principio «formale» («convenzionale»). Zanzotto contribuisce alla «disumanizzazione» della metafora; ce ne rendiamo conto leggendo i seguenti versi: «Oh potenze di potenze/ di numeri d'alberi di dolori di piogge:/ pentimenti e protervie istruiscono controversie certo giuridiche/ e i Galatei di formula in trattato/ hanno codificato - è un peso smisurato -/ le mafiose connivenze di boschi e piogge» (Galateo, p. 30); e ancora, dalla stessa poesia: «(in guardia! lluvias 111111111 Hcl, minute/ a morti minutanti cadute/ di mano, in lluvias, filze, archivi, archivi/ per burocrazie boschive)» (Galateo, p. 30). In (E pò, muci) leggiamo: «E che si concimino i discorsini degli insetti e dei batteri/ i ramoscelli più vivaci degli/ aminoacidi che ballano/ ai venti di sotterra/ E che questo concime si aggiunga/ agromme, residui di combustioni, minuti trucioli/ e allo scribacchiare di tutte le profondità» (Galateo, p. 79). Anche quando affronta il discorso di critica letteraria o artistica Zanzotto non abbandona questa consapevolezza; la metafora addirittura si capovolge: non è più la natura a procedere «come se» scrivesse, ma la scrittura che si evolve secondo un materiale ciclo naturale: «E quel congestionato cimitero di rottami - griglie interpretative saltate, teoremi scoppiati in aporie, definizioni perdutesi in sabbie, fraseggi in lingue la cui chiave è stata gettata - quei pur furiosi cascami, ancora densi di tutta un'angoscia del nominare si riciclano in sedimento e terreno; batteri demoliscono gli archivi e ne crescono strati di humus, da cui pian piano affiorano, attraverso inavvertibili mancamenti e discontinuità, il pullulare del nuovo inizio con la sua mucillaginosa irrequietezza e "for127

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==