Il piccolo Hans - anno XIX - n. 74 - estate 1992

Sono convinto che questo caso descriva la fenomenologia dei sintomi dissociativi meglio di qualunque libro di testo. In questo caso risulta anche evidente la relazione tra la dissociazione sperimentata al momento del trauma originale, la memoria, e i continui stati dissociativi conseguenti al riemergere nella memoria di elementi associati al trauma. La storia di G. G. è nato e cresciuto in un piccolo paese del Connecticut. A diciotto anni è entrato nella Marina ed è stato inviato in Vietnam in un reparto coinvolto nel combattimento attivo. Era membro del Centunesimo Cavalleria, Divisione del Generale Custer. Nel 1969, durante un'operazione di pattuglia nel Vietnam il gruppo di G. fu attaccato, e i suoi migliori amici Tommy, Bush e Bobby furono uccisi. Bobby ha camminato su una mina che gli ha distrutto le gambe e gettato il resto del corpo su G., buttandolo a terra. Poi i Viet Cong hanno cominciato a sparare. Hanno colpito Bush in faccia. G. vedeva accadere tutto questo come al rallentatore. Ha visto il suo braccio muoversi, e, soprattutto, ha visto il riflesso del suo orologio. Poi ha visto Billy con una pallottola in testa: aveva una strana espressione, con un occhio fuori dalla cavità. G. ha descritto l'evento in questo modo. Billy gridava. Io lo tenevo tra le mie braccia, cullandolo. Mi ha detto di dire a sua madre che gli dispiaceva, e che il suo dolore era terribile. Poi mi ha detto di sparargli, e io l'ho fatto. Mi sembrava che l'evento fosse accaduto molto tempo prima. C'erano momenti in cui non riuscivo a seguire quello che stava accadendo, e durante l'evento accadevaq.o cose che in seguito non potevo spiegarmi. Dapprima le cose divennero estre11

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