Il piccolo Hans - anno XVIII - n. 72 - inverno 1991-1992

oggetti d'arte americana, e che già abbiamo visto essere risolta da Philip K. Dick con l'apparizione nel «mondo uno» della sgraziata, ma autentica, bigiotteria del «mondo zero». Il signor Tagomi, perseguitato dal complesso di colpa per aver ucciso i due agenti della S.D., e prossimo al suo fatale attacco di cuore, si fascia convincere dal signor Childan ad acquistare uno di questi nuovi e stranissimi gioielli. È un triangolo d'argento, ornato di gocce cave, privo di particolare grazia, in realtà è uno squiggle ofsilver; il signor Tagomi si siede su una panchina di un piccolo giardino pubblico e prende ad osservare l'oggetto, nell'attesa di un'illuminazione che tarda a giungere. Pensa: «You little thing, you are empty»18 . Poi, dopo aver provato ad ascoltarlo, annusarlo, persino a gustarlo, perdendo infine tutte le speranze, incontra, diciamo così, nei propri occhi il miracolo ermetico: l'argento si riempie della luce solare e la riflette violentemente, perdendo in un sol colpo la propria ottusa radice materica. Sconvolto da una simile visione, che è un modestissimo fenomeno di riflessione, il signor Tagomi si rialza dalla panchina e si riporta sulla strada. Se non che tutto è cambiato. 92 He reached periphery of park. Sidewalk, Kearny Street. Heavy noisy traffic. Mr. Tagomi halted at the kerb. [...] God, what is that? He stopped, gaped at hideous misshapen thing on skyline. Like nightmare of roller coaster suspended, blotting out view. Enormous construction of metal and cement in air. Mr. Tagomi turned to a passer-by, a thin man in rumpled suit. «What is that?» he demanded, pointing. The man grinned. «Awful, ain't it? That's the Embarcadero Freeway. A lot of people think it stinks up the view». «I never saw it before», Mr. Tagomi said.

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