Il piccolo Hans - anno XVIII - n. 72 - inverno 1991-1992

ci teniamo stretti a questo particolare lavoro dei Residents, The Third Reich'n'Roll, suddiviso in due lunghe suites, reperiamo già nelle note di copertina questa dichiarazione programmatica: «I Residents ammettono liberamente che i riffs, le parole e qualche volta gli stessi arrangiamenti di The Third Reich'n'Roll sono involati dalla loro memoria, e senza alcuna vergogna, dalle classifiche (Top 40) della radio degli anni '60»10 . Difatti, l'intero materiale musicale omogeneizzato in questo disco risulta, diciamo, dalla «marzializzazione» della cretineria dei ritornelli che hanno reso, se non altro per l'industria discografica, «indimenticabili» e «favolosi» quegli anni, fino a compenetrare nel finale, in una sorta di esplosione della «grande truffa del rock'n'roll», la beatlesiana Hey ]ude (serafica e tutta buoni sentimenti) con la rollingstoniana (figlia del mito, ancor più moderato, dell'eccesso tanto caro all'industria discografica) Sympathy /or the Devi!. Ma perché questo titolo, allora? Cosa c'entra il Terzo Reich con il rock? C'entra perché il rock, e conseguentemente tutta la cosiddetta pop music, è il figlio legittimo della guerra, innanzitutto perché la musica popolare mediale nasce essenzialmente con la diffusione della radio, e la radio determina storicamente quel culto della «personalità che detiene la voce» (sicché, ad esempio, non saranno più importanti i conduttori delle orchestre di ballabili ma i cantanti di queste stesse orchestre, a partire da Bing Crosby) che è alla base sia di ogni fascismo (si pensi all'utilizzo della radio da parte di Hitler) che dello star system di tipo mediale nato con lo stesso rock. Poi, perché il rock è da sùbito un fenomeno mondiale, ed è un fenomeno mondiale perché la cultura mediale postbellica è in ogni paese (o quasi) quella dei vincitori americani, cui si piegano però gli offici tecnologici tedeschi e giapponesi. Infine, perché il rock nasce e si evolve in virtù della diffusione del nastro magnetico che sostituisce la matrice a disco nelle sale d'incisione, permettendo ciò che diventerà il segno estetico precipuo di questo 87

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