Il piccolo Hans - anno XVIII - n. 72 - inverno 1991-1992

di Dio? Se in questa serrata dialettica (e la dialettica è, in quanto procedimento temporale, l'esito primo sul piano del pensiero delle creazioni «autentiche» infarcite di «inautentico») fra/atti e contraffatti, i contraffatti occorrono a svelare i/atti, a strappare cioè via la pellicola fenomenica, dove s'annida il vero e dove l'apparenza verosimile? Per come si sono acconciate le cose in questo discorso, il bilanciamento appare tale da divenire sostanzialmente inutilizzabile, quanto meno ai fini di una conclusione. Occorrerà dunque aggiungere ulteriori elementi, prim'ancora che derivati dallo stesso romanzo (perché qui non è in gioco un romanzo ma uno spettro culturale), estratti piuttosto da un'altra opera, figlia d'un altro progetto comunque non lontano dalle tematiche che stiamo affrontando. Occorrerà, dunque, portarci al 1976, anno in cui il misterioso gruppo plurimediale The Residents licenzia un inquietante prodotto discografico dal titolo programmatico di The Third Reich'n'Roll. Non è questa la sede, né l'occasione, per ripercorrere la storia oramai ventennale di questo formidabile quartetto, che ha scelto di negare programmaticamente le identità dei propri componenti allo star system, incarnando nelle sue apparizioni pubbliche, com'è giusto che sia, piuttosto un simulacro, e quindi una maschera, notissima agli estimatori: quella dell'occhio (paradosso percettivo per chi dovrebbe offrirsi docilmente alle altrui percezioni) in frac. Nella vasta discografia di questo gruppo misterioso, dedito prevalentemente agli eventi scenici più che alla produzione musicale fine a se stessa, si ritrova tutto lo sciocchezzaio (quei «passaggi nefastamente belli», come avrebbe detto Theodor W. Adorno8) con il quale tutti noi nati nel pubblico (tutti noi consumatori mediali) ci siamo arredati la vita, mutando le nostre casse di risonanza di ascoltatori in un religioso museo delle nostre emotività. Se non che questi «passaggi nefastamente belli» cui i Residents attingono a piene mani, nell'aggrovigliarsi contorto delle lo84

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