Il piccolo Hans - anno XVIII - n. 72 - inverno 1991-1992

se Nobusuke Tagomi e del falso industriale svedese Baynes (in realtà capitano Rudolf Wegener, agente segreto di una fazione minoritaria del Partito nazista). Il nodo della Storia nel quale vengono ad impigliarsi s'avvolge, nel particolare, intorno alla morte di Bormann, il secondo Fiihrer (da quando Adolf Hitler, ancora vivo, è stato internato in una clinica per pazzia sifilitica), e al problema della sua successione alla guida del Reich; più in generale, le loro vicende vengono progressivamente compresse nel punto di fusione fra il vero e il falso, isotope della stessa narrazione tutta percorsa dai mutamenti alla base dei mondi possibili, e dalle vendette che il «mondo zero», quello della realtà, quello che dovremmo dire nostro, consuma costantemente, con i propri orrori, sull'orrore di questo mondo alternato. Il quadro storico, che lentamente sortisce dall'intrigo di destini di questi luogotenenti della narrazione, giunge a volte al lettore come un'eco lontana, lontana quanto, in quel mondo, la mostruosa geopolitica che ha sconvolto tutti i continenti (risparmiando in qualche modo solo le aree direttamente gestite dai Giapponesi; da cui l'accusa a Philip K. Dick di aver sottovalutato il fanatismo nipponico), o come, in questo, il passato in cui si è accaniti a riconsegnare le barbarie ad alta tecnologia di cui tutto ancora ribolle il presente. Degli eventi che hanno sconvolto il mondo, questo mondo immaginato, e che ne hanno mutato l'assetto fino a renderlo così come ci appare sin dalle prime pagine del libro, si acquista coscienza, s'è detto, progredendo nella lettura, attraverso i pensieri, la fantastkherie, i ricordi (attraverso dunque le chiazze soggettive, e i guasti nevrotici) dei personaggi che lo rappresentano. Proviamo dunque, ordinatamente, a ricostruire questo mondo che viene dato alternativo nelle sue date e nei suoi eventi: il presidente Franklin D. Roosevelt è stato assassinato a Miami a pochi anni dalla sua elezione, determinando con la sua morte prematura il fallimento del New Deal e della corsa americana 75

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