Il piccolo Hans - anno XVIII - n. 72 - inverno 1991-1992

feudale; vecchia struttura che Thomas Mann rimpiangeva nel 1914-17 (Considerazioni di un impolitico), il cui valore culturale (nel suo caso la specificità germanica)19 supplicava di salvare; problema che per un settantennio trovava più elementari soluzioni totalitarie sotto il dominio di piccole borghesie socialmente sradicate o dei quadri nutriti della demicultura rivoluzionaria. È stata l'esperienza storica dell'apprendimento e della presa di coscienza della distanza epocale e logica tra le due attualità che ha costituito l'intero movimento dialettico della figura e del Partito. Il Partito, rispetto alla fenomenologia hegeliana del Terrore, si introduceva come medio particolare tra libertà universale e coscienza singola, e sdoppiava l'opposizione in due altre opposizioni, in ognuna delle quali era ovviamente sempre presente il Partito come medio. La dialettica del Partito nei confronti della libertà assoluta ripeteva il processo del Terrore hegeliano, con il corollario che, anticipando il Partito nella sua medietà la figura in cui il comunismo dovrebbe secondo i Grundrisse realizzarsi, l'individuo universale, il Terrore si ripeteva come fenomeno esterno, ma ora anche interiorizzato (le confessioni dei processi, Buio a mezzogiorno di Koestler), in quanto tale individuo universale è già in se stesso l'unità di universalità ed individualità. Se il vecchio Terrore era la dialettica della libertà assoluta, il nuovo è più propriamente la dialettica dell' uguaglianza assoluta. L'uguaglianza assoluta per Marx è soltanto la comunità del lavoro liberato e dell'individuo universale («l'unione degli uomini con gli uomini, basata sulla differenza reale degli uomini... che cosa è ciò se non il concetto di società?», Lettera a Feuerbach dell'11 agosto 1844). Ma il «socialismo reale» non era in grado di andare oltre il comunismo politico, al cattivo comunismo del giovaneMarx, perché la necessità stessa del partito (politico) e della stessa rivoluzione (politica) mostravano l'inattualità del comunismo ideale della filosofia della storia. Fondato sull'idea 64

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