Il piccolo Hans - anno XVIII - n. 72 - inverno 1991-1992

cietà giuridico-civile deve lavorare ali'affermazione del regno di Dio sulla terra. Fu in qualche modo un'interpretazione di questo genere della democrazia che Lukacs oppose al bolscevismo17 circa un mese prima di iscriversi al partito comunista ungherese (fine 1918), con l'implicito corollario kantiano «che in esso non vi sia nulla che contrasti col dovere dei suoi membri, come cittadini dello Stato» (Bari, Laterza, 1986, p. 102). Tale limite fu ampiamente tolto da Lukacs con l'adesione al PCU e al bolscevismo, in quanto il «discorso» fu reinterpretato come discorso chiuso e finalizzato, e la riserva kantiana che «l'idea di questo Tutto, come di una repubblica universale retta da leggi della virtù, è un'idea completamente differente da tutte le leggi morali (che concernano cose che sappiamo essere in nostro potere), è in altre parole, l'idea di quanto'è da farsi per ottenere un tutto, di cui non ci è possibile sapere se, come tale, esso sia anche in nostro potere» (p. 104) fu risolta in una scommessa, un pari individuale che poneva per posta la propria coscienza. Lukacs credeva così, con il sacrificio della propria anima nel senso della Giuditta hebbeliana, di poter rivendicare il diritto del rischio di errore, sospendendo quindi kierkegaardianamente le leggi morali, ciò che è in nostro potere, per «un dovere che, per la sua natura e per il puro principio, si distingue da tutti gli altri» (pp. 104-5). Lukacs privilegiava così alla propria anima il movimento reale delle masse, di cui assumeva la soggettività, ma una soggettività ovviamente sur-interpretata secondo la propria coscienza. Lukacs effettuò spiritualmente quel suicidio che anni prima aveva meditato, ma che non aveva osato o trovato il senso di fare. La scelta per il bolscevismo fu per lui quel gesto definitivo (che da vecchio interpretò come fedeltà) che non aveva osato compiere verso se stesso, l'atto tragico che fornisce senso a tutta l'esistenza. La rivoluzione divenne così per lui il colpo di pistola hegeliano, il dissolversi di tutte le odiate strutture dello spirito 58

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