Il piccolo Hans - anno XVIII - n. 72 - inverno 1991-1992

lettera all'amico Daniel Halevy, autore di una spessa e brillante biografia di Nietzsche, in apertura delle Considerazioni sulla violenza. In Marx il concetto di decadenza entra solo marginalmente, e non in senso vitalistico. Nel passo marxiano sopra citato in cui la civiltà è paragonata ad un fiore, la decadenza è solo un concetto relativo; è l'impossibilità di una continuità di sviluppo su una vecchia base; e per un passo vicino, non citato, sulla ricchezza intesa come «fattore di dissoluzione della comunità» antica, vale lo stesso significato. La nietzscheizzazione del marxismo e dei suoi concetti così realizzata, se da un certo punto di vista porta il discorso su un piano più spirituale, ideologicamente trasforma i partiti in movimenti, per i quali ciò che conta sono i miti, «espressioni di volontà» (p. 82), che «muovono gli uomini a prepararsi alla distruzione di ciò che esiste»; che sono «al sicuro dalle confutazioni, poiché, in fondo, [il mito] è identico alle condizioni di un gruppo, espresse in linguaggio dinamico, e, perciò, non si può decomporre in parti, collocabili su un piano di descrizioni storiche» (p. 83), e per il quale, «non vi è mutamento, per grande che sia, che possa essere considerato impossibile» (p. 191). Ora, che tutto sia possibile è proprio per la Arendt il fondamento ideologico dei movimenti totalitari (The Origins o/Totalitarianism, London, André Deutsch, 1986, pp. 426, 436, 459), non meno che la mancanza di veri e propri programmi. Ciò rende facile l'ulteriore passo al Fiihrerprinzip, che ha dichiaratamente dominato fascismo e nazismo e praticamente lo stalinismo11 . Mentre la «scienza» marxiana trovava la sua ultima espressione nel Capitale finanziario di Hilferding col ventaglio di opzioni politiche che esso esplicitamente offriva, e Kautsky poneva fine con la sua teoria anticipatrice del1' ultraimperialismo - di una realtà capitalista chiusa in uno stabile, egemonico e non interconflittuale quadro - all'ipotesi «radicale» dello Zusammenbruch, del rovescia53

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