Il piccolo Hans - anno XVIII - n. 72 - inverno 1991-1992

promettendo una recezione più scientifica di Marx; o più pacata della parte scientifica di Marx. Perché nulla di più correttamente marxiano può dirsi, come abbiamo osservato, che il «dileguarsi» del socialismo reale. Nello spirito con cui paradossalmente Gramsci aveva potuto vedere nell'ottobre 1917 il trionfo della rivoluzione contro il Capitale, ora il 1989 può essere letto a ugual diritto come la rivincita del Capitale sulla rivoluzione, del tanto diffamato economicismo sulla pseudo-dialettica volontarista; dei Kautsky e dei Bernstein sui Lenin e sui Trotsky. Non meno che della teoria kautskyana dell'ultraimperialismo su quella leninista dell'imperialismo8 (del resto una pura contestazione della prima, nonostante tutta l'apologetica e il can-can anche accademico che ha trascinato dietro di sé), gli elementi coesivi prevalendo su quelli conflittuali del capitale anche, e forse soprattutto, in conseguenza ironicamente della sfida leninista stessa (che nella III Internazionale realizzava - con l'alleanza terzomondista, delle borghesie nazionali e tutto quanto la storia aveva lasciato indietro - la reazione soggettiva alla presunta soggettività imperialista politicamente raggiunta attraverso il capitale finanziario). Più lontano, la rivincita della filosofia del diritto hegeliana sulla critica marxiana, con il suo totale disconoscimento della dialetticità della relazione tra stato e società civile. La lettera di Marx del 7 dicembre 1867 esprime la presa di coscienza di una distanza logica e metodologica tra filosofia della storia e politica (prassi) nel proprio pensiero, distanza che dà luogo alla differenza e a una certa mancanza di coordinazione tra i tempi lenti e lunghi del Capitale e i tempi brevi e i cortocircuiti del Manifesto; e che si manifesta nell'indipendenza teorica degli opuscoli politici (per esempio la rappresentazione oscillante del numero delle classi sociali). Le crisi (la cui previsione non era a quanto pare presa sul serio neppure nel più stretto entourage, vedi Lupus Wolff in lettera di Marx ad Engels 46

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