Il piccolo Hans - anno XVIII - n. 72 - inverno 1991-1992

44 debbono distinguere due cose, gli sviluppi positivi («solidi» suona il secondo aggettivo), dati dall'autore, e le conclusioni tendenziali che egli trae. I primi, essendo trattati i rapporti economici effettivi secondo un metodo materialista (questa parola piace a «Mayer» per via di Vogt) del tutto nuovo, sono diretti arricchimenti della scienza. Esempio: 1) la formazione del denaro, 2) come la cooperazione, la divisione del lavoro, la lavorazione meccanica e le corrispondenti combinazioni e rapporti sociali si sviluppino «secondo leggi naturali». Per quanto ora riguarda la tendenza dell'autore, si deve procedere a nuove distinzioni. Se egli dimostra che la società odierna, considerata dal punto di vista economico, è pregna di una nuova forma superiore, egli non fa che dimostrare socialmente lo stesso graduale processo di evoluzione che Darwin ha dimostrato dal punto di vista della storia naturale. La teoria liberale del «progresso» (c' est Mayer tout pur) comprende questo, ed è un suo merito, che egli stesso indichi un progresso celato laddove i moderni rapporti economici sono accompagnati da scoraggianti conseguenze immediate. Mediante questa sua concezione critica l'autore ha ad un tempo, forse malgré lui!, posto fine ad ogni socialismo da tavolino, vale a dire ad ogni utopismo. Al contrario la tendenza soggettiva dell'autore - egli era legato ed obbligato ad essa forse dalla sua posizione di partito e dal suo passato7 -vale a dire la maniera con cui presenta a sé o agli altri il risultato finale dell'odierno movimento, dell'odierno processo sociale, non ha nulla affatto a che vedere col suo sviluppo effettivo. Se lo spazio permettesse d'addentrarci di più nell'argomento, potrebbe forse venire dimostrato che il suo sviluppo «obiettivo» confuta le sue proprie fantasie [Grillen] «soggettive». Se il signor Lassalle ingiuriava i capitalisti e adu-

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