zione live e la sua pericolosa capacità di commuovere istantaneamente l'opinione pubblica con l'esibizione di documenti più o meno autentici ormai non corrispondeva più alla passività dei nuovi media. Il Pentagono, scottato dai successi che Gorbaciov o Saddam avevano ottenuto con questo sistema, decise di neutralizzare una tale accelerazione delle tecniche di comunicazione e di installare sugli schermi un sistema più conforme alla nuova psicologia dei telespettatori americani (perché, non dimentichiamolo, i partner ONU degli Stati Uniti sono stati trattati dal Pentagono in modo significativamente sprezzante durante il conflitto). Se si ammette che questa guerra non è stata che un preludio alla instaurazione di un nuovo ordine planetario, in vista di una futura guerra stellare, perché non immaginare che, essendo stata messa da parte ogni obiezione morale, sarà l'attività del mercato militare-industriale-scientifico che finirà per sostituirsi sugli schermi agli eventi militari visto che sul campo di battaglia stesso la cosa è già avvenuta e che ormai la tecnologia comanda la strategia? Svincolata dalle agenzie di informazione e da altri fastidiosi commentatori, la guerra sarà gestita all'interno di una astrazione totale, sarà esposta a domicilio, non come un qualunque gioco Nintendo, ma piuttosto, e ci risiamo, come una specie di regia, come uno di quei luoghi dove il numero non può essere fatto oggetto di una definizione precisa. Un'impresa comunitaria in grado di far fruttare gli incidenti più gravi, i rischi ecologici, qualcosa in fondo non molto dissimile dai famosi Lloyd's di Londra, vecchia bisca e società di scommesse diventata nel corso dei secoli una società internazionale di classificazione e di identificazione lanciata all'inseguimento dei navigli e dei loro naufragi su tutti i mari del mondo. La visione degli atti di coraggio, poco conforme allo spirito del tempo, lascerà il posto a una patologia del gioco, legata alla valutazione del costo degli armamenti, della per190
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