Il piccolo Hans - anno XVIII - n. 72 - inverno 1991-1992

Nota della traduttrice: Sopravvivere alla vita Ma lei che fa tutto il tempo? - gli chiese la sua vicina - che fa per dimenticare... Per dimenticare la guerra, tutto ciò che accade? Difendo le mie libertà essenziali - aveva risposto sorridendo - tengo una parte del tempo solo per me... qualunque cosa succeda in quel frammento di tempo che strappo alla storia e tengo solo per me, nessun avvenimento mi può raggiungere. M. Eliade, La foresta proibita La guerra è come una malattia disperata. Per un giorno intero ti ossessiona; le facoltà mentali ti abbandonano; il giorno dopo il tuo corpo si rifà leggero. La batteria si è ricaricata, & ricomincia - cosa? Il terrore della bomba. V. Woolf, Diario, Lunedì 20 Maggio 1940 Perché scrivere? Virginia Woolf se lo chiede di continuo, davanti alla pagina del saggio, davanti alla fatica dell'inizio e della fine di ogni romanzo. Di questo quotidiano, prepotente, pensiero della scrittura sono piene le pagine del suo Diario: un diario lungo ventisette anni - dal 1915 al 1941 - ma che è, in modo evidente, soprattutto il racconto doloroso della fatica di costruire impeccabilmente e solidamente mondi di parole, di abbozzare e scrivere e riscrivere, una frase dopo l'altra, un'opera dopo l'altra. «Scrivere è sforzo. Scrivere è disperazione.» Jacob's Room è una «battaglia»; Mrs. Dalloway un'«agonia»; The Years «come un lungo parto... e sempre con la certezza del fallimento»; solo di Orlando, la biografia allegorica scritta per l'amica Vita Sackville, ella ammise che fu «la vacanza dello scrittore», «una farsa» («Mi sono abbandonata alla pura delizia di questa farsa, che sto godendo come non ho mai goduto nulla»). Ma se scrivere è disperazione, non scrivere è qualcosa di peggiore, che lascia tempo, troppo tempo, a pensieri e fantasmi che la scrittura riesce ad imbrigliare, dominandoli. Il Diario, scrittura "a margine" che riproduce il tempo frammentato della percezione e della memoria quotidiana, che ella voleva «tanto elastico che abbracci 177

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