Il piccolo Hans - anno XVIII - n. 72 - inverno 1991-1992

rò coi reduci; & su carta colorata potranno meglio rinfrescarmi la vista. Tutto questo scrivere - che diluvio di parole! - e solo su carta privata: intendo dire non stampato. E ora monterò su un basso gradino - Trevy - per raggiungere le mie altezze sublimi. Domenica 8 Dicembre Dopo un corpo a corpo con Ellen Terry, ho solo cinque minuti per dire che la guerra - sì, mi sono riservata giusto 5 minuti per rimediare all'omissione - la guerra va avanti: fra dieci anni mi chiederò che ne era della guerra? Ma va meglio. I Greci stanno respingendo gli Italiani fuori dall'Albania. Forse per la guerra questo è un momento decisivo. Anche se si stempera in tante piccole gocce, che uno non sempre distingue. Lentamente, la guerra occupa una più vasta scena, che circonda la nostra piccola scena. Qui spendiamo 59 minuti, là un solo minuto. Badoglio ha rassegnato le dimissioni. Se vinciamo sull'Italia, vinciamo sulla Germania35 . È una fredda ventosa giornata d'inverno. Lunedì 16 Dicembre Esausta dopo la lunga battaglia di 2000 parole su Ellen Terry - interrotta da 4 giorni di trasloco di mobili - distratta dalla situazione caotica dei nostri averi - oh, il caos e l'orrore della sporcizia - e di Hitler che ha distrutto tutti i nostri libri tavoli tappeti & quadri - e del fatto di essere deprivati, & spogliati di tutto, & nullatenenti - prendo la penna per cincischiare & sonnecchiare un po'. L'anno volge al termine: e io sono tormentata, abbattuta. La visita di Margot mi risolleva un po' il morale; & così prenderò in mano la faccenda: una strofinata, & una lavata, & via: per fare che la nostra vita qui torni il più possibile ordinata, & splendente, & vigorosa. È una tappa dura: la tappa invernale. Spesso tanto fred165

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