Il piccolo Hans - anno XVIII - n. 72 - inverno 1991-1992

naturale & vivere di conseguenza. Noi siamo degli anarchici. Passiamo (grazie al cielo) da ciò che ci hanno insegnato a ciò che è istintivo. Questa è la difesa che lui fa del romanticismo, del surrealismo. I suoi autori preferiti sono: Flaubert, Henry James, Blake, Wordsworth. Tutto quello che ci è concesso di fare è di selezionare: come cani che cercano l'erba con cui curarsi. Certamente, Read possiede una torre in cui chiudere alcuni scrittori, lasciandone fuori altri. Già, Platone non scriveva recensioni per lo Spectator. Posso quindi riconoscergli una purezza che non fa testo quando vengo a sapere che il piccolo Read attacca il mio Roger. Il piccolo Read, con quella faccia da scolaretto pallido. E questa parola "piccolo" è inevitabile per chi è vivo. Sto portando avanti, mentre leggo, l'idea che le donne, come i razionalisti e gli agnostici del XIX secolo, stanno scoprendo che l'uomo non è più Dio. La mia posizione, di chi ha tagliato con la religione, è molto diversa da quella di Read, Wells, Tom, o Santayana. È essenziale rimanerne fuori: & essere consapevole delle mie personali convinzioni: o meglio non accettare le loro. Un'idea da approfondire. Sabato 23 Novembre Avendo terminato in questo momento il «Pageant» - o «Poyntz Hall»? - (iniziato forse nell'Aprile 1938) il mio pensiero va subito alla scrittura del primo capitolo del mio prossimo libro (senza nome). Lo chiamerò Anonimo. Il racconto preciso di questa mattinata dovrebbe essere dedicato a Louie che mi interrompe con in mano un vaso di vetro in cui del latte magro era diventato un panetto di burro. Rientrai con lei per scremare il latte, presi poi il burro & lo mostrai a Leonard. Fu un momento di grande trionfo casalingo. Non sono così trionfante invece per il mio libro. Penso sia l'interessante tentativo di un nuovo metodo. È, direi, 161

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