Il piccolo Hans - anno XVIII - n. 72 - inverno 1991-1992

un tè per sabato - stringo i denti, chiudo gli occhi; & dopo, finalmente, la pace della mia casa vuota, & della campagna ritrovata. L'invasione è di nuovo rimandata. Giovedì 26 Settembre Telefonata alquanto tesa con Vanessa. Non mi ha perdonato la faccenda degli Anrep; - al diavolo Helen che ancora una volta si è messa in una posizione inattaccabile. Comunque, Nessa aveva carte da briscola in mano. «Tutti e due i miei studi sono stati distrutti. I tetti sono crollati. Sta andando a fuoco tutto. Anche i quadri.» Ho dovuto abbassare la cresta. I miei soffitti caduti, una cosa da nulla. Helen, una grossa delusione. La nostra strategia era di invitare gli A. & i B. allo stesso tè. Gli A. accettano estasiati. Sabato quindi ci aspettano 3 ore d'inferno. Devo studiare un atteggiamento. Pensare alle cose da dire. Ho raccolto mele per tutto il pomeriggio. I bombardieri tedeschi passano sopra le nostre teste. Sparati dei colpi su Asheham. Bombe in direzione di Seaford. Sto scrivendo a Lord Ponsonby, e resto immobile dove sono. È soltanto un bombardiere tedesco? - No, non ho guardato fuori - Che effetto avrebbe fatto questa frase l'anno scorso - o addirittura 10 anni fa, o 50 anni fa? PH. è decollato, grazie a Dio; & The Listener suggerisce una recensione. Lavoro sodo; un perfetto antidoto agli Anrep. Non ho mai menzionato Ken Sheppard, il soldato sconosciuto. Ma ora devo tornare a Michelet. Domenica 29 Settembre Una bomba è caduta talmente vicino che ho maledetto L. per aver fatto sbattere le finestre. Stavo scrivendo a Hugh, & la penna mi è sfuggita dalle dita. L'attacco è ancora in corso. È come quando il cane dà la caccia alla volpe nella sua tana - li senti che guaiscono e si mordono, & 138

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